Riceviamo dal WWF e pubblichiamo: 

Un sistema elettrico al 100% generato da fonti rinnovabili è possibile per l’Europa entro il 2050: lo rivela un nuovo Rapporto dal prestigioso istituto di ricerca economica McKinsey che analizza le varie opzioni per un sistema energetico ‘carbon-free’ del vecchio continente. Il nuovo sistema è attuabile e affidabile tanto quello attuale, e ridurrebbe i costi che l’Europa deve sostenere per l’importazione dei combustibili fossili. 

Lo studio, commissionato dall’European Climate Foundation (ECF) e che si è avvalso della consulenza di numerose grandi compagnie elettriche e di altre organizzazioni, mostra come la fornitura al 100% di energia rinnovabile sarebbe appena il 5-10% più cara di altri percorsi a basso livello di carbonio ipotizzati, e non comporterebbe i ben noti rischi dell’energia nucleare e dei combustibili fossili, facendo delle fonti rinnovabili la migliore soluzione disponibile.
“Arriva una conferma inconfutabile alla nostra visione di un’energia rinnovabile al 100% per l’Europa del 2050, associata a forti investimenti per l’efficienza energetica alla riduzione dei consumi energetici – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – l’Unione Europea deve ora mettersi al lavoro e pianificare la sua strategia a lungo termine sulle fonti rinnovabili. Questo farebbe bene al clima, ci porrebbe fuori dai rischi legati all’energia nucleare e alla dipendenza dalle fonti fossili, ci garantirebbe l’autonomia energetica e garantirebbe un percorso energetico più efficace e accettabile dal punto di vista della sostenibilità”.

 Lo studio McKinsey giunge all’indomani dell’accordo italo-francese sul nucleare, che nasce quindi già vecchio: “Il futuro dell’energia non è in una tecnologia rischiosa sotto il profilo ambientale e della sicurezza, non conveniente dal punto di vista economico e basata su una fonte esauribile entro pochi decenni come l’uranio. Il futuro è l’energia rinnovabile, e dopo aver segnato il passo per tanto tempo, l’Italia non deve perdere tempo in progetti che renderanno ad alcuni, forse, ma taglieranno fuori il Paese dall’economia del futuro”, conclude Midulla.

 Roma, 13 aprile 2010

Ufficio stampa WWF Italia